Si muore quando si è finito di vivere



Alfin in spagnolo significa alla fine ma anche finalmente. Perdita e sollievo nella stessa parola. La morte è anche questo: è quando si è finito di vivere. In Così è la vita di Concita de Gregorio scopro che Alfinlibros è il nome di una casa editrice spagnola che pubblica esclusivamente libri che raccontano il lutto attraverso generi diversissimi, dalle fiabe per bambini ai trattati filosofici.
Espositori pieni di questi libri sono presenti in tutti gli obitori della Spagna, dove vendono numerose copie sul posto, e non solo: peccato non esista nulla di simile in Italia. Sarebbe forse un piccolo passo per aiutare a considerare la morte come parte della nostra esistenza e non come un argomento tabù di cui è meglio non parlare per non portare sfiga.

I miei figli mi fanno spesso domande sulla morte e su quello che c’è dopo. Mi chiedono se nella vita dopo la morte ci rincontreremo, se io sarà ancora la loro mamma o se, magari, sarò io ad essere una loro figlia! (questa cosa li diverte parecchio).
Io non do loro risposte fantasiose, “nessuno di noi sa con certezza cosa c’è dopo”. Semplicemente dico loro che la cosa importante è VIVERE BENE QUESTA VITA, ORA CHE SIAMO QUI, così quando arriverà il giorno in cui la dovremo lasciare, anche se ci dispiacerà per le persone che amiamo, potremo dire che è stata bella, potremo dire “però ci siamo tanto divertiti”, come in quel film.

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