Pietro Archiati è l’autore del libro La tua biografia.Un capolavoro in cerca del suo autore, in cui descrive quali sono quelle leggi
biografiche generali comuni a tutti, che reggono il corso della nostra vita,
senza tralasciare l’unicità di ogni esistenza. Si tratta di una sintesi delle opere e delle
conferenze di Rudolf Steiner su questo argomento, con il vantaggio di essere
molto più semplice ed accessibile a tutti.
Tra le pagine del libro ho trovato alcune verità
importanti che vorrei riassumere.
Prima cosa, che mi tocca molto da vicino in queste
periodo, riguarda il senso della vita. Se vogliamo cogliere la realtà della nostra
esistenza su questa terra e darle un senso, dobbiamo prima di tutto considerare
l’evoluzione della nostra dimensione spirituale, gli scopi e la missione che si
prefigge. Questa parte spirituale si serve di tutti gli strumenti che la vita gli
mette a disposizione al fine di raggiungere i suoi scopi.
In quest’ottica, dobbiamo cambiare il nostro modo di
pensare, e convincerci che il nostro Io spirituale (ognuno lo chiami come vuole) sceglie e
stabilisce le esperienze che dobbiamo fare per crescere.
Non sono quindi sfighe
le cose che ci capitano e che mai avremmo desiderato, ma esperienze attraverso
le quali dobbiamo passare per la nostra evoluzione. Diviene allora fondamentale
la posizione che assumo nei confronti
degli eventi, che cosa ne faccio.
Davanti a tutto ciò che mi accade posso lamentarmi e pensare a quanto
sono sfortunato, oppure posso interrogarmi su cosa mi insegna questa cosa, e a
cosa mi serve.
“Ognuno di noi può prendere in mano la propria vita; l’importante
è non considerare i presunti ostacoli e resistenze come delle catene ma come
sfide per la propria crescita ulteriore”.
Riappropriarsi della propria vita significa
sperimentare praticamente che, nella vita di tutti i giorni, non si tratta di
cambiare ciò che mi succede, ma di farne il trampolino di lancio per salti evolutivi
sempre più grandi.
Infine,
un altro passaggio che sento particolarmente importante per me, per tutte le
volte in cui mi affanno a portare avanti tante cose e inevitabilmente mi arrendo
all’evidenza di non riuscire a fare tutto e bene, dice che la vita non ci chiede
mai di più di quello che è nelle nostre capacità, non ci mette mai di fronte a
prove che non possiamo superare. Nessuno è tenuto a fare l’impossibile. A
nessuno viene richiesto oggettivamente di fare di più di quanto è in grado, per
cui “chi si sente oberato di richieste si sta ingannando, poiché si sta
assumendo delle responsabilità che non lo riguardano”.
Tutto
questo dà sollievo, e mi fa prendere la vita con più leggerezza, dando il giusto
valore - e peso - alle cose ;)
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