Il seno è una parte molto
delicata. Se i tessuti dei capezzoli non vengono appositamente preparati per
renderli più robusti, il rischio di avere ragadi o mastiti quando iniziamo ad
allattare sarà maggiore. Peccato che questi accorgimenti raramente vengono
detti anche nei corsi che dovrebbero preparare al parto.
La notizia brutta è che
questo impegno va ad aggiungersi a tutte le attenzioni e cure che dobbiamo
avere in gravidanza, e si tratta di un “compito” quotidiano nell’ultimo periodo
della dolce attesa. Quella bella è che è necessario farlo “solo” con il primo
figlio (quando il tempo a nostra disposizione è maggiore), mentre per i successivi
… se non sono passati troppi anni, i capezzoli saranno già stati martoriati abbastanza dal primogenito,
per cui potete soprassedere ;)
Cosa fare
Ginnastica: con le dita
eseguite degli stiramenti orizzontali e verticali dal centro verso l’esterno
del capezzolo. Quindi ruotate il capezzolo da destra a sinistra e viceversa. Il
tutto senza l’utilizzo di creme e sulla pelle asciutta.
Sfregamenti: dedicate due
minuti per ogni capezzolo ed eseguite degli sfregamenti sulla cute. Questa
operazione può essere eseguita a vari livelli, iniziando dal più “soft” fino ad
arrivare al più forte. Sfregamenti più leggeri: sotto la doccia utilizzando un
asciugamano inumidito con acqua e sapone. Leggermente più forte sarà poi lo
stesso sfregamento utilizzando un asciugamano inumidito con sola acqua (senza
il sapone che scivola via). Quindi potete passare alla fase successiva,
utilizzando sempre il solito asciugamano ma asciutto, strofinato sulla pelle
asciutta, che fa un po’ più male. Ecco, potete anche fermarvi qui, ma se proprio
avete una pelle particolarmente dura e siete intenzionate ad evitare le ragadi
ad ogni costo, potete cimentarvi anche nell’ultimo step: guanto di crine (anche
qui, bagnato e con sapone è più tollerabile, vedete voi …).
Dopo gli sfregamenti
dovrete applicare una crema di lanolina grezza al 90% (la trovate nelle
farmacie che preparano appositamente alcune creme e farmaci), oppure potete
acquistare una crema con lanolina che si chiama PURELAN. In entrambi i casi si
tratta di creme particolarmente oleose e difficili da spalmare, per cui per
applicarle dovete prima scaldarle con le mani.
Ecco, ora che avete i
vostri capezzoli martoriati, arrossati, e ricoperti di questo impasto
appiccicoso, cosa volete fare?
Infilatevi sopra una
maglietta, che si attaccherà come una carta moschicida, e filate a letto (le
coccole vanno fatte prima).
L’impiastro di lanolina va
lasciato agire tutta la notte. Al mattino lo toglierete passando un po’ di
cotone imbevuto di olio di mandorle o olio di oliva. Non provate a toglierlo con
acqua e sapone sotto la doccia … (ci ho già provato io), uscireste dalla doccia
ancora con i capezzoli appiccicosi!
Quando
A partire dalla
trentaduesima settimana di gestazione (se però avete già avuto contrazioni è
meglio rimandare alla trentaseiesima settimana perché il massaggio ai seni
stimola la produzione di ossitocina)
Ogni quanto
E’ importante fare la
preparazione al seno tutti i giorni fino al parto perché le ragadi dipendono
sia dalla preparazione del seno sia da come ciuccia il bambino (il nasino deve
essere ben appiccicato al capezzolo e lui non lo deve tirare come se fosse un
ciucciotto! Ma su questo argomento troverete libri, siti, e molte informazioni
anche durante i classici corsi di preparazione al parto, mentre della mia
preparazione magica nessuno dice niente.
Se poi, nonostante questa
preparazione, quando iniziate l’allattamento doveste avere dolore o tagli,
allora vi sarà utile leggere questo post che parla di come affrontare
ragadi o mastite.
Un ultimo consiglio: se
non risulta troppo stressante per voi, vi consiglio di continuare questa cura
di mantenimento (non gli sfregamenti, solo la lanolina) anche durante
l’allattamento, per lo meno durante il primo mese, quando le zone delicate sono
doloranti e bisogna ammorbidirle e dare loro sollievo.
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