A volte la mattina è proprio difficile. Ti svegli
presto, molto prima di tutti per poter fare le cose con calma, per
"iniziare bene la giornata" ed avere tempo (il tempo!) di fare tutto
e bene. Ci sono le mattine buone, in cui tutto fila liscio, ... e poi ci sono
quelle "da urlo", in cui scatta un imprevisto dopo l'altro e guardi
frustrata la lancetta dei minuti che passa veloce, in quei momenti molto più
veloce del solito!
Ricordo ancora benissimo una mattina di qualche anno
fa, quando dopo aver fatto tappa (e scarico) al nido e alla scuola elementare,
mancava solo la materna: ultima ad aprire i cancelli!
Quel giorno poi, le suore si sono dimenticate di
aprire al solito orario, per cui noi genitori mattinieri stavamo pronti a scattare
in auto non appena sentivamo il click dell’apricancello (i bambini li avevamo
già baciati e salutati da cinque minuti).
Se non fosse che poi, una volta salita in macchina,
nella fretta di fare retromarcia non ho avuto l’accortezza di controllare che
nessuno arrivasse da dietro … come invece è successo. Non sono andata addosso a
quella macchina, per pochi centimetri e per puro culo, ma mentre pensavo a un
grido feroce da parte della donna che guidava, quella tira giù il finestrino e
mi dice: “Non preoccuparti: corri!”
Ecco, tra mamme a volte ci si capisce al volo. Non
avevo mai visto quella mamma, non poteva sapere che dovevo fare ancora trenta chilometri
in venti minuti e in stradine di campagna .... ma non mi ha suonato né inveito
per l’errore che stavo facendo perché ha capito perfettamente la situazione.
Una grande. “Si, ora corro”, mi sono detta. “Magari ce la faccio!”
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