Ho
riso tanto. E continuo a farlo ogni volta che mi viene in mente. Per cui non
posso non scriverlo.
Ieri sera
ho mandato i bimbi a lavarsi i denti per andare a nanna. Dopo qualche minuto
sento urla di incitamento: “Dai, forza bambini, altro giro sulla giostra!”.
Vado in
camera loro pensando di fare il carabiniere (come dice Giacomo), e richiamare
all’ordine, ma rimango ammutolita.
Questa
la scena:Cecilia, dall’alto del letto a castello, fa scendere uno spago alla
cui estremità è attaccato un peluche (con una molletta da bucato n.d.r.), e lo
alza e lo abbassa incitando i fratelli da vera giostraia.
Sotto,
Giacomo spinge la “giostra” (il passeggino delle bambole), su cui è seduto
Tommaso, che cerca di allungare la manina e acchiappare il tigrotto (per
vincere un gettone!). Faccio notare che Giacomo, da gran bastardo, guida
talmente veloce il passeggino da rendere impossibile la vincita. Che l’altra
bastarda alza il tigrotto esageratamente per lo stesso motivo. E che Tommaso,
nomination oscar come migliore attore non protagonista, imita i bambini piccoli
dispiaciuti per non avere vinto il peluche.
Non
sono stata rapida con la macchina fotografica, … ma questo filmino non me lo
toglie più nessuno dalla testa!
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